Anello Legione Condor

Questo splendido anello in argento con rilievi in oro è frutto di un ritrovamento eccezionale effettuato alcuni anni orsono da un ricercatore munito di metal-detector nella zona tra Marino e Velletri. L’anello, che misura 21 mm di diametro interno, costituisce un reperto “unico” sotto il profilo storico-collezionistico e rappresenta un vero “capolavoro” della gioielleria dell’epoca. E’ marcato al suo interno “835”, che indica il titolo dell’argento utilizzato, e “K 21” che indica il titolo dell’oro ( 21 carati ). Subito sopra la cifra “835” vi è il punzone del gioielliere purtroppo non identificabile.
Appena ritrovato e ripulito, venne immediatamente attribuito ad un reparto della Luftwaffe per il suo inequivocabile disegno anche se non fu possibile, altrettanto rapidamente, identificare il fregio in oro applicato su una lastra di onice che rappresenta un’aquila stilizzata in picchiata che tiene tra gli artigli una bomba d’aereo.Solo dopo una lunga ricerca si riuscì ad identificare quel fregio con quello dipinto sulla carlinga dei bombardieri Heinkel “He-111” assegnati alla “1./K-88” ( 1° Squadriglia del Kommando 88 ) della Luftwaffe operante in Spagna nei ranghi della “Legion Condor”, oppure sul timone di coda della “2./K-88” ( 2° Squadriglia ). Nel gennaio 1937, uno squadrone sperimentale da bombardamento ( Versuchbomberstaffel ) venne costituito dall Luftwaffe per testare i nuovi bombardieri prodotti dall’industria aeronautica tedesca, nella guerra civile spagnola. Venti Junkers-52/3m, utilizzati inizialmente per il trasporto delle truppe di Franco dall’Africa Settentrionale spagnola al territorio metropolitano, furono convertiti in bombardieri e servirono, con i nuovi arrivi, a formare le prime tre squadriglie di bombardieri della Legione Condor.Sebbene le loro caratteristiche tecniche fossero eccellenti, essi si dimostrarono presto inadeguati allo scopo in quanto superati tecnicamente dagli aerei nemici dell’Aviazione Repubblicana. Per tale motivo il loro impiego venne limitato a missioni diurne con la copertura dei caccia di scorta o a missioni notturne.Questi primi aerei non portavano alcun segno distintivo in quanto le loro missioni dovevano figurare esclusivamente come volontarie e “civili”. In seguito gli Ju-52 vennero soprannominati “Pedros” e presto portarono il loro nomignolo ( ad esempio “Pedro 1” ) scritto in bianco sulla carlinga subito dopo il motore centrale. A partire dal febbraio 1937 essi vennero gradualmente rimpiazzati dai Dornier “Do-17E-1” e dagli Heinkel “He-111B-1”. Alla fine del 1937, gli He-111 divennero predominanti nella composizione delle squadriglie K-88 e ne vennero complessivamente utilizzati 75 durante la guerra di Spagna.L´ Heinkel-HE-111 era un bimotore ad ala bassa interamente in metallo,progettato alla meta’ degli anni trenta come aereo civile e subito “arruolato” nella Luftwaffe per compiti militari. Testato in Spagna, durante la battaglia d’Inghilterra fu’ il bombardiere principe delle incursioni diurne sul territorio britannico subendo gravissime perdite.Usato anche per il traino degli alianti, dal 1943 in poi venne impiegato essenzialmente come aereo da trasporto.Ne furono costruiti oltre 7000 esemplari.
Sulla carlinga dei Dornier, venne presto scritto in bianco il loro nuovo soprannome “Pablo”. Con l’assegnazione degli Heinkel, le quattro squadriglie iniziarono ad utilizzare dei nuovi simboli apposti sulle carlinghe o sul timone di coda tra cui appunto quello presente sull’anello per gli aerei delle prime due “Staffeln”.Queste due squadriglie furono impiegate pesantemente nel famoso bombardamento della città basca di Guernica che costituì il primo test di “bombardamento a tappeto” da parte della Luftwaffe.La “1./K-88” era guidata dallo Staffelkapitaen Oberleutnant Karl von Knauer mentre la “2./K-88” era ffidata all’Oberleutnant Hans-Henning Freiherr von Beust che verrà più avanti decorato con le Foglie di Quercia per la sua Ritterkreuz, durante la campagna di Russia. Comandante del Gruppo di bombardieri “Kommando 88” era il Major Adolf Fuchs.Al termine della guerra di Spagna gli equipaggi delle squadriglie del “Kommando 88” vennero destinati ad altre formazioni della Luftwaffe, con le quali proseguirono la loro carriera militare sui diversi fronti.
A questo punto è facilmente ipotizzabile che un membro della 1° o 2° squadriglia, probabilmente un ufficiale vista la qualità e quindi il costo elevato del manufatto, abbia fatto realizzare questo anello come ricordo della sua partecipazione alle imprese della Legione Condor. Non possiamo purtroppo sapere con certezza in quale unità della Luftwaffe, tra le tante presenti sul fronte italiano dopo lo sbarco alleato di Anzio e Nettuno, questo ufficiale appartenesse nella primavera del 1944. Potrebbe aver ottenuto il brevetto di paracadutista ( come spesso accaduto tra i ranghi dei “Legionari” di Spagna ) ed essere stato quindi in forza alla “2.Fallschirmjaeger Division”, passando poi alla “4.Fallschirmjaeger Division”, costituita in Italia nell’autunno 1943, intorno ad un nucleo di unità staccate dalla 2.Fallschirmjäger-Division e rafforzata con forti contingenti di giovani reclute e numerosi volontari italiani. In seguito allo sbarco alleato ad Anzio il 22 gennaio 1944, unità della divisione ancora in via di costituzione furono inviate al fronte nell’area di Ardea e lungo la costa (area della Via Severiana). Il Fallschirmjäger-Regiment 12, passando per Albano, raggiunse Ardea e prese posizione sul Fosso della Moletta, dove venne poi raggiunto dalle rimanenti unità. La divisione combattè a La Fossa, Fossignano, Aprilia, nel fosso di Vallelata, nella Tenuta di Buonriposo, e presso Carroceto, lungo la Via Anziate.Il 13 aprile 1944 il Fallschirmjäger-Regiment 12 venne ritirato dal fronte e collocato a riposo tra Ostia e Tor Vaianica per alcune settimane, poi inviato nel settore di Velletri, a partire dal 26 maggio, venne sottoposto a forti attacchi da parte della 36a Divisione di fanteria del Texas, ancora sotto il comando del generale Fred Livingood Walker, che aveva sfondato a sorpresa la linea difensiva “Caesar” occupando il Monte Artemisio. Il giorno 31 gli scontri si concentrarono nei dintorni di Albano e Velletri e lungo la strada tra Velletri e Artena. Il 1° ed il 2 giugno, dopo aspri combattimenti, caddero Velletri, Albano e Lanuvio. I tedeschi iniziarono la manovra di ritiro e nello stesso giorno Kesselring chiese ad Hitler il permesso di abbandonare Roma. Durante questi durissimi combattimenti la 4.Fallschirmjaeger-Division subì pesanti perdite, tra le quali possiamo probabilmente annoverare anche il proprietario di questo anello. E’ interessante sapere che il comandante del Fallschirmjaeger-Regiment 10 era fino al 30 aprile 1944 l’Oberst Adolf Fuchs, cioè lo stesso ufficiale che comandava il “Kommando 88” della Legione Condor in Spagna.

Questo stesso simbolo fu usato, durante la seconda guerra mondiale, anche dal 1° Gruppo di bombardieri del “Kampfgeschwader 2” ma questa unità operò prima sul fronte occidentale e nella Battaglia d’Inghilterra e successivamente sul fronte orientale. Dall’aprile del 1944 i suoi resti vennero richiamati in patria con scopi difensivi. Comandante del III.Gruppe, dal giugno al settembre 1940, era ancora il Major Adolph Fuchs che diventa un vero e proprio “filo conduttore” di questa intrigante ricerca.

La ricerca per poter classificare l’oggetto è stata effettuata dall’amico Gian Domenico Carstulovich  titolare dell’interessantissimo Sito

www.mymilitaria.it

La scrupolosa ricerca ha potuto dare una risposta precisa ed esaustiva alla storia di un oggetto che altrimenti sarebbe stato classificato come comune anello Luftwaffe.

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