L’ultimo ritrovamento effettuato in zona Castelli Romani, un piastrino di riconoscimento francese da polso, ha aggiunto un’ulteriore tassello alle prove che certificano il passaggio del Corpo di Spedizione Francese, al seguito degli americani, i famigerati “Goumiers”, nel nostro territorio.
Il piastrino porta il nome di Leroy Charles di Coulommiers, del 1918, matricola 1081. E’ noto che i soldati nord africani erano comandati da ufficiali francesi.
Le prime segnalazioni risalgono a qualche anno fa, inizialmente erano stati rinvenuti bossoli di 7,5 x 54 MAS, poi seguirono i ritrovamenti di alcuni bottoni con la dicitura “equipements militaires”, indubbiamente di militari con equipaggiamento francese.
Un anno fa abbiamo individuato una buca con presenza di alcuni caricatori di 8x50R Lebel, in pessime condizioni, la foto è presa su internet da “exordinanza.net”.
Ma la prova più inconfutabile e nello stesso tempo più triste l’abbiamo trovata in un articolo di Stefano Paolucci, storico locale, sul mensile “Il Tuscolo”.
Il Paolucci, svolgendo alcune ricerche presso l’Archivio Centrale dello Stato all’Eur si è imbattuto in alcuni documenti classificati “top secret” che riguardavano denunce alle autorità alleate, redatte dai Carabinieri, che riferivano di violenze carnali subite da donne, in alcuni casi bambine, a Grottaferrata, Frascati, Rocca Priora e Velletri. A comprova presenta un documento, del 9 giugno 1944, che riporta di uno stupro avvenuto alla periferia sud di Grottaferrata.
Nello stesso articolo viene scritto che quello pubblicato è uno dei tanti documenti che attesta il tragico passaggio di queste truppe che transitarono nel nostro territorio.
Fortunatamente queste militari furono fermati a sud di Roma e furono rischierati sulla linea Gotica a sud di Siena, dove portarono altri disastri.
Non stiamo qui a elencare i danni compiuti da queste “milizie” che oltre agli stupri furono violenze, furti, omicidi etc, quello che interessa a noi, per ora, è dare una collocazione storica a questi ritrovamenti.