A volte nella ricerca anche un oggetto piccolo e dall’apparenza insignificante può raccontare una storia, è per questo motivo che non si lascia nulla di quello che viene rinvenuto.
La storia che ci racconta questa targhetta è una storia drammatica che ci fa ritornare indietro al 1958, esattamente al 22 ottobre 1958.
Il Vickers Viscount G-ANHC decollava da Londra alla direzione di Malta via Napoli, ma a Napoli e Malta non ci arrivò mai, il suo viaggio sarebbe terminato drammaticamente nel cielo di Nettuno.
Era il 22 ottobre del 1958, il Viscount con marche G-ANHC,che la compagnia aerea British European Airway (BEA) aveva nominato “R M A Sir Leopold McLintock” in onore dell’esploratore Irlandese, che per conto della Corona Inglese aveva scoperto l’arcipelago artico canadese a metà deldiciannovesimo secolo, operava il volo BE142 da Londra con destinazione finale Malta e fermata intermedia a Napoli.
I 5 membri dell’equipaggio ed i 26 passeggeri decollano alle 08:41 da Londra (orario locale), il volo prosegue senza problemi ad una quota di crociera di 23500ft (7100m) ed alla velocità di 272 nodi (490km/h), alle 11:44 (orario di Londra) l’equipaggio contatta la torre di controllo di Roma per riferire la propria posizione su Ostia, alle 11:50 il Viscount fa perdere le sue tracce.
Un’ora prima circa, alle 10:45, un gruppo di 4 caccia a reazione F-86 Sabre, decolla da Pratica di Mare, per eseguire una esercitazione nell’area dedicata e proibita al traffico aereo civile (nella foto 4 aree 15 e 18).
Il Viscount dovrebbe tenersi all’interno dell’aerovia A1 che da Ostia passa su Ponza, ma a causa di un errore di navigazione, si trova invece all’interno dell’area interdetta, alle 11:50 uno dei quattro F-86(quello del leader) impatta con l’ala destra la fusoliera del Viscount durante una picchiata, quest’ultimo subisce un impatto catastrofico che di fatto spezza in due la fusoliera, per i 31 occupanti dell’aereo non c’è via di scampo. Tutto avviene nel cielo sopra Nettuno.
Il pilota del F-86 riesce a salvarsi grazie al seggiolino eiettabile e viene ritrovato con il paracadute appeso ad un albero, in prossimità della zona del laghetto Granieri a Nettuno.
La rotta e l’impatto avvenuto sulla verticale del quartiere Ponserico, fa sì che i detriti e gran parte della fusoliera del Viscount ricadano nell’area est del quartiere Cretarossa, le sezioni principali vengono trovate all’interno del Poligono Militare di Nettuno, dove tra l’altro è stato eretto un memoriale nell’aprile del 2006 in ricordo del fatale evento.
L’incidente destò molta commozione nei residenti e nei molti testimoni oculari, che videro il Viscount cadere lentamente a terra.
Le indagini sull’incidente non riuscirono ad individuare una causa certa del fuori rotta del Viscount , venne quindi derubricato come “fatalità” (o come dicono gli anglosassoni“act of God”); tuttavia gli investigatori ipotizzarono tra le varie possibili cause, una anomalia del ricevitore ADF (Automatic Direction Finder), usato nei Visconut della BAE come fonte primaria della radio navigazione (l’aeromobile non era dotato di un impianto VOR).
Questa la storia, ma ora veniamo al presente:
Come anticipato, recentemente in una delle nostre ricerche sul campo abbiamo rinvenuto nell’area ovest bosco di Foglino una targhetta, che dopo la pulizia ha rivelato varie scritte incise, tra cui
MF.DF. RECEIVER
TYPE AD7092D
INSTALLATIONN° 325590
La targhetta è chiaramente quella di identificazione di un ricevitore ADF, ricerche effettuate sul modello AD7092D hanno evidenziato che si tratta di un ricevitore ADF di uso aereonautico, installato sugli aeromobili Viscount negli anni 50, prodotto dalla Marconi.
La versione base del ricevitore ADF, la AD7092 è stata prodotta nel 1952, per cui la versione “D” poteva essere installata sul Viscount nel 1958.
Il ritrovamento è particolarmente interessante sia per la tragica storia che ci fa riscoprire, ma anche perché essa stessa appartiene al ricevitore ADF che potrebbe essere stato la causa della deviazione della rotta dell’aeromobile e quindi causa dell’incidente, almeno secondo una delle ipotesi del rapporto di incidente rilasciato dall’ICAO nel 1959 (circolare 59 numero54).
L’Autorità Aeronautica Inglese (CAA) contatta per renderle noto il ritrovamento, ha richiesto che gli venga spedita la targhetta anche se si ritiene non possa avere un effetto sulle indagini dell’incidente ormai chiuse da sessanta anni.
La targhetta è stata quindi prontamente inviata alla CAA come richiesto.